VITALIS (Vitale, necessaria)
Vitalis, necessaria, indispensabile, perchè la motocicletta non è un piacere, non è un accessorio, la motocicletta è aria, ossigeno, insomma Vitale. Non si può vivere senza per uno che la vive come me , non semplicemente come una passione ma come uno stile di vita. La moto non è un oggetto poichè è capace di comunicarti emozioni, di farti provare gioia, dolore, ansia e paura, come una persona, come una cosa vivente.
Io vivo il motociclismo così e volevo riversare questa idea su una moto speciale, una moto richiesta da un cliente Americano, di San Francisco, ma dalle origini Italiane, con grande cuore e passione per i motori. Questo mi ha spinto a cercare una base speciale, una moto unica e poco commerciale come base per una special. Un Le Mans 3 era la risposta, una moto che si colloca a metà tra il mezzo d’epoca e qualcosa di più moderno. Un motore potente s uno dei migliori telai mai visti.
La mia idea era quella di risparmiare peso principalmente, e di cambiare l’assetto del telaio senza però che questo si notasse particolarmente. Ho così tagliato completamente tutta la parte posteriore del telaio originale, partendo dall’attacco basso del motore dove il telaio crea una V. Questo mi ha permesso di ricostruire il telaio con una forma diversa, più alto e più stretto oltre che con un materiale più leggero . Ho così cambiato l’attacco delle sospensioni posteriori che ora vedono montate due importanti Ohlins regolabili a gas. Tutta la parte inferiore del telaio è stata lasciata vuota così da dare l’idea di leggerezza anche sul piano del design. L’uso di parti in alluminio a CNC ha impreziosito e irrobustito il telaio senza aumentarne il peso. Così i fazzoletti di rinforzo, il supporto del motore, le piastra forcella, ecc sono realizzate in ergal 7075.
All’anteriore un forcella Paioli di derivazione corsaiola da 45 mm ha reso il già granitico avantreno ancora più stabile sia in curva che sul veloce, e per fermare questa bestia ho impiegato un impianto frenante Brembo da 320 mm con pinza doppio pistone.
Per dare ancor più stabilità alla Vitalis ho montato cerchi da 17″ sia all’anteriore che al posteriore. Per montare una gomma da 160 ho ricostruito un nuovo forcellone più largo e con una capriata di rinforzo che lo rendesse più rigido e stabile. I cerchi a raggi in alluminio sono un esclusiva realizzata per me dalla Alpina raggi, essendo tubeless.
Veniamo al copro della moto. La linea voleva essere moderna e retrò allo stesso momento, l’idea di base era di avere una carenatura ma che non fosse un cupolino ne una carena completa ma una cosa diversa, una via di mezzo. Così ho deciso di realizzarne una molto compatta che si unisse al serbatoio rendendola stabile anche se piccola. Il supporto della carena superiore è molto particolare, prevede un mono riser in alluminio che sostiene un telaietto in alluminio che si aggancia alla carena. Tutto è stato battuto a mano da me senza avere una progetto ben preciso ma andando avanti con creatività, che poi è il mio modo normale di lavorare. Il codino a così assunto una forma particolare a V rovesciata, che lasciasse la gomma a vista il più possibile.
Anche tutte le parti in alluminio le ho realizzate appositamente per questa moto come le pedane in Ergal regolabili, le piastre della forcella, i supporti degli ammortizzatori posteriori, il supporto della carena anteriore, i parafanghi in alluminio, supporti pinze, tutto made in ORP
Poi una serie di particolari di pregio come gli scarichi realizzati su mio disegno dalla Mass Exhaust, la strumentazione digitale della Acewell, i paracandella in alluminio ORP e molto altro da scoprire.